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Congressosalerno         Grande affermazione del gruppo dirigente calabrese al IV Congresso Nazionale della UILPA Penitenziari la cui tre giorni di lavori si è chiusa ieri al GHS di Salerno.

         Sono ben 13 infatti gli appartenenti alla Polizia penitenziaria provenienti dalla regione entrati a far parte dei massimi organismi statutari del sindacato.

            I circa 300 delegati provenienti da ogni parte d’Italia, oltre ad aver confermato per acclamazione Gennarino De Fazioalla Segreteria Nazionale, hanno eletto Elisabetta La Grotteria, Salvatore Paradiso, Vincenzo Falvo e Giuseppe Fortunato nell’Esecutivo Nazionale, mentre Concetta Giorgianni, Nilo Russo, Giuseppe Grillo, Francesco Critelli, Massimo Banditelli, Antonio Cerminara e Francesco Bova sono entrati a far parte del Consiglio Nazionale.

            A riferirlo, appena rientrato da Salerno, è lo stesso Salvatore Paradiso, Segretario Regionale, che con palpabile soddisfazione spiega: “sono davvero entusiasta del risultato raggiunto e che, a sei mesi esatti dalla mia elezione al vertice della UILPA Penitenziari calabrese, non solo diventa una cartina di tornasole del lavoro svolto in continuità con la linea tracciata da chi mi ha preceduto per moltissimi anni (il Segretario Nazionale Gennarino De Fazio n.d.r.), ma soprattutto segna la vivacità e la crescita di tutto il gruppo degli iscritti che – grazie anche alla profonda generosità di coloro che si giovano della maggiore esperienza – fornisce sempre nuova linfa vitale all’organizzazione. Non posso non sottolineare positivamente, infatti, l’ingresso al vertice della UILPA Penitenziari di ben due donne e di figure giovanissime, in almeno parziale controtendenza con quanto accade a livello gestionale in una regione in cui, vuoi per il blocco del turnover vuoi per le talvolta incomprensibili politiche di mobilità, l’età media degli operatori è – volendo ricorrere ad un eufemismo –molto alta”.

            “Questo grande successo congressuale – spiega ancora Paradiso – dovrà essere di ulteriore stimolo all’azione d’incalzamento dell’Amministrazione penitenziaria regionale, pure al di là di quella che sarà la riorganizzazione del Ministero della Giustizia che prenderà forma entro il prossimo 15 ottobre, affinché si apra finalmente il confronto in ogni luogo di lavoro per ridiscutere il modelli organizzativi all’insegna della salvaguardia dei diritti degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, oggi a dir poco oltraggiati”.

            “Anche perché –conclude sarcastico il sindacalista – da quando si è avuta notizia della parziale assoluzione dell’Europa nei confronti dell’Italia in relazione alla moratoria sul sistema penitenziario, sento il Segretario Nazionale De Fazio canticchiare il ritornello di una vecchia canzone del grande De André: «per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti»”.