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soluzione

Si è conclusa nel tardissimo pomeriggio la riunione fiume tra le Organizzazioni Sindacali (presenti, oltre alla UIL, SAPPe, OSAPP, SiNAPPe, UGL, CGIL e CISL) e la Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia per discutere dell’ormai perniciosa questione degli avvicendamenti nei posti di servizio che avrebbero dovuto avere luogo il 1° giugno 2014, ma la cui esecuzione è stata ripetutamente sospesa anche con un rimpallo di responsabilità.

La UIL ha ribadito la propria visione e riformulato la propria idea di soluzione già formalizzata (verba volant scripta di solito manent) con nota n. 143/14 del 14 u.s. (leggi qui), ma avanzata informalmente già nel luglio 2014 e che, in conclusione – pur con diverse maggioranze negoziali e diversità di vedute sui singoli aspetti – è rispecchiata dall’intesa raggiunta.

In estrema sintesi, in linea con quanto caldeggiato dalla UIL con la nota predetta, è stato stabilito:

  • Per gli interpelli futuri la decurtazione del punteggio a coloro che abbiano prestato servizio in incarichi cc.dd. “fissi” si opererà sugli ultimi cinque anni;
  • Dal 1° ottobre verrà data esecuzione alle rotazioni già disposte con l’ordine di servizio n. 53 del 19 maggio 2014;
  • In aggiunta, saranno recuperate le uniche due unità di Polizia penitenziaria che non avevano avuto accesso ai posti di servizio ambiti fra quelle che erano state collocate in posizione utile nelle graduatorie provvisorie del 14 marzo 2014 (a suo tempo annullate in autotutela dall’Amministrazione).

Va aggiunto, ad onor di cronaca, che altra Organizzazione Sindacale contraria ad applicare la decurtazione del punteggio agli ultimi cinque anni aveva proposto di tenere un referendum fra gli operatori. La UIL, pur non ritenendo necessario il ricorso a tale strumento, non si è opposta, ma l’ipotesi è stata superata dalla convergenza di tutte le altre OO.SS. presenti sulla soluzione poi approvata.

Inoltre la delegazione UIL non ha mancato di denunciare nuovamentelo stupro di diritti anche costituzionali che continua ad essere perpetrato dalla Direzione” soprattutto a causa della continua e costante riduzione del numero degli operatori addetti al servizio a turno a fronte dell’esponenziale incremento dei carichi di lavoro.

Pertanto, dopo aver invitato la Direzione a convocare con la massima urgenza, anche in ossequio alle disposizioni dipartimentali e provveditoriali, le Organizzazioni Sindacali per rivedere il modello organizzativo, ha evidenziato che farà uso di tutti gli strumenti di cui dispone, ivi compreso il ricorso all’Autorità Giudiziaria, per contrastarne le pratiche ritenute illegittime a tutela dei Poliziotti interessati.

La Direzione, a cui va dato comunque atto dell’ampia disponibilità al confronto, si è impegnata a procedere nel senso richiesto dalla UIL in tempi ravvicinati.

Sarà finita qui???