logo banner top calabria

siono

Al fine di tentare, ancora una volta, di fugare i molteplici dubbi e smentire le “voci” messe in giro più o meno ad arte da chi è solito “lanciare la pietra per poi nascondere la mano”, ripartendo dal comunicato del 25 marzo 2014 (leggi qui), riteniamo utile fare il punto sulla situazione riguardante la (mancata) rotazione nei posti di servizio presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, pubblicando anche la documentazione più importante:

 

  • Dopo la diramazione delle graduatorie definitive da parte della Direzione (avvenuta in data 17 marzo 2014), l’O.S. SAPPe, con nota n. 2111 del 16 maggio 2014, ha proposto ricorso alla Commissione Arbitrale Regionale ed ha espressamente richiesto la sospensione delle “procedure di mobilità del personale” (leggi qui);
  • Dopo diversi tentennamenti, tra cui l’emanazione degli ordini di servizio della Direzione che disponeva le rotazioni dal 1° giugno e, poi, dal 1° luglio, il Provveditore regionale A.P. per la Calabria ha “ordinato”a seguito della richiesta del SAPPe – la sospensione delle procedure di rotazione [Sospendere le procedure in ragione di un ricorso alla CAR, a nostro parere ed anche secondo il Capo R. del DAP (leggi qui), è palesemente illegittimo];
  • Dopo la delibera della CAR del 1° luglio 2014, in data 3 luglio 2014 il Direttore della CC ha di nuovo disposto la rotazione nei posti di servizio con decorrenza 15 settembre 2014;
  • In data 8 luglio 2014, tuttavia, il Provveditore regionale ha ordinato nuovamente – di fatto – la sospensione degli avvicendamenti nei posti di servizio e la convocazione delle OO.SS. da parte della Direzione della CC di Vibo V. per l’integrazione dell’Accordo decentrato che, a detta del PRAP, presenterebbe un “vuoto normativo” (sic!);
  • Successivamente si è informalmente appreso di ulteriore corrispondenza fra la Direzione della CC ed il PRAP, di cui non si conoscono però i contenuti (trattasi di inno alla trasparenza!!!);
  • Allo stato, dunque, rimane teoricamente in vigore l’ordine di servizio che dispone le rotazioni dal 15 settembre;
  • In data 28 luglio 2014, però, le OO.SS. SAPPe – OSAPP – SiNAPPe – UGL – CGIL hanno nuovamente richiesto l’annullamento dell’ordine di servizio che dispone le rotazioni dal 15 settembre (leggi qui);
  • In data 14 agosto 2014 la UIL ha adito la Commissione Centrale presso il DAP chiedendo che venga accertata l’illegittimità della delibera della CAR del 1° luglio.

Tanto ricostruito sotto un profilo fattuale, si ribadisce che per la UIL le rotazioni stanno subendo ingiustificato, illegittimo e strumentale ritardo.

La UIL, per senso di responsabilità nei confronti degli operatori interessati, ha finora rinunciato a produrre iniziative “dirompenti“ e si è fatta anche promotrice di proposte informali che consentirebbero di garantire le rotazioni già previste dal 15 settembre e di salvaguardare – con effetto da maggio 2015 – pure le due unità che a seguito della riformulazione in autotutela delle graduatorie operata dalla Direzione non avrebbero più avuto accesso nei posti di servizio ambiti.

Non avendo ricevuto risposte e non potendo prevedere cosa potrà accadere in un sistema che sembra “impazzito”, ha prodotto ricorso alla Commissione di Garanzia Nazionale, considerato che i termini sarebbero scaduti il 31 agosto.

Tale ricorso non provocherà alcuna sospensione e/o ritardo di sorta, ma produrrà eventuali effetti solo all’esito della riunione della Commissione (e gli effetti sugli interpelli, se accolte le nostre tesi, dovrebbero essere quelli di assicurare o “ripristinare” le rotazioni che dovevano attuarsi dapprima l’ 1 giugno, poi l’ 1 luglio ed ora, forse, il 15 settembre). Non solo, ma se la questione nel frattempo si risolvesse salvaguardando “livelli minimi di legittimità”, come già annunciato (leggi qui), la UIL potrebbe rinunciare al ricorso (per la parte che riguarda direttamente Vibo) dichiarando cessata la materia del contendere (mentre se non avesse presentato il ricorso entro i termini non avrebbe più potuto proporlo).