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straordinario

           Si è tenuta stamani al PRAP di Catanzaro la riunione fra l'Amministrazione e le OO.SS. regionali per discutere della ripartizione del monte ore per lavoro straordinario nell'ambito della Calabria.

            Dopo ampia discussione, alcune riflessioni e diverse sottolineature, si è condiviso l’impianto complessivo del progetto di assegnazione proposto dal PRAP (leggi qui). Ferma restando la necessità – reclamata con forza dalla UIL – che tutte le richieste di lavoro straordinario vengano contenute nei limiti delle risorse economiche stanziate e ne sia assicurato il tempestivo pagamento.

            L’occasione è stata sfruttata dalla UIL anche per stigmatizzare ancora una volta l’almeno apparente parzialità dell’Amministrazione nella gestione delle risorse umane e con specifico riferimento ai distacchi per la Casa Circondariale di Catanzaro disposti dal DAP ed inibiti dal PRAP sulla scorta di supposte esigenze di servizio delle sedi di provenienza degli interessati. Esigenze di servizio, tuttavia, che non hanno determinano analoghi provvedimenti di “blocco” quando hanno interessato persone fisiche diverse ed altre sedi di destinazione.

            In tale contesto la UIL ha anche richiesto che le esigenze operative della C.C. di Catanzaro non vengano comunque collocate in coda alle necessità degli altri istituti penitenziari della regione.

            Inoltre, nel corso della riunione è stata richiesta ed ottenuta una serie di informazioni di cui si riportano in estrema sintesi le più importanti:

  • Riapertura Casa Circondariale di Crotone: presumibilmente non prima di ottobre;
  • Destino ex Casa Circondariale di Lamezia T.: si sta proseguendo nel progetto che prevede vi venga trasferita la sede del PRAP;
  • Realizzazione “progetti d’istituto”: atteso che il termine in cui ciascuna Direzione doveva stilarli e trasmetterli al PRAP (30 giugno) è appena scaduto e non sono ancora pervenuti gli elaborati di alcune sedi, si attenderà ancora qualche giorno poi si produrrà un sollecito “perentorio”.