logo banner top calabria

Questa Organizzazione Sindacale   non può non rivolgere un plauso al lavoro immane e proficuo che sta svolgendo il Direttore con l’ausilio del Comandante, dopo che per diverso tempo questo Istituto era stato dimenticato da tutti gli Uffici Sovraordinati – Prap e Dap, che non sono assolutamente scevri da responsabilità in ordine alla situazione quasi esplosiva che si registrava fino a qualche settimana addietro ed ai notevoli disagi vissuti da tutto il personale-.

Vuole porre inoltre alla sua attenzione delle tematiche che sono di estrema urgenza e la cui soluzione non può che portare benefici a quel personale che negli ultimi tempi ne è stato a digiuno:

  • l'inadeguatezza degli strumenti utilizzati per garantire il riscaldamento durante le ore notturne – stufette -. Molte di esse sono consunte o addirittura malfunzionanti. E' noto che con l’approssimarsi della stagione invernale ed il conseguente calo delle temperature che si registra presso questo Istituto, attesa anche la particolare collocazione geografica, la richiesta di idonei strumenti atti a consentire adeguate condizioni microclimatiche non può che essere legittima. L’attuale situazione caratterizzata dalla insufficiente presenza di stufette oltre a provocare un comprensibile disagio incide in maniera particolarmente negativa anche sullo stato di salute del personale e dunque sotto tale profilo appare pertanto appropriato effettuare una verifica in tutti i posti di servizio per accertarsi se gli strumenti utilizzati siano adeguati o meno e consequenzialmente intervenire;
  • Altro problema che preme evidenziare, è la presenza nei posti di servizio di arredo vetusto e logorato (tavoli, sedie, armadi ecc.) non a norma con le direttive enunciate dal D.Lgs. 81/2008 (ex legge 626/94 disciplina sulla sicurezza- posti di lavoro) e successive modifiche, e, pertanto, sarebbe opportuno sostituirlo con altro e se possibile nuovo e non riciclato.
  • Per quanto concerne i servizi igienici del personale, non appare superfluo segnalare le carenze sanitarie dei locali presenti nell'Istituto, potendo con mirati lavori di piccola ristrutturazione anche con personale adibito alla manutenzione ordinaria dell’istituto, rendere non solo a norma ma anche gradevole -acqua calda, posa di ceramica sui muri umidi, rinnovo pittura, dispenser di saponi etc, -.
  • Sono presenti in diversi punti dell’Istituto, sia interni che esterni, distributori automatici di bassa fattura e spesso non funzionanti, soprattutto con prezzi molto alti rispetto a quelle che vengono utilizzate per gli appartenenti alle altre Forze dell’Ordine. A tal fine non appare superfluo segnalare che presso altri enti ci sono nuovi distributori automatici di ultima generazione, marcati CE tali da garantire la piena funzionalità e la perfetta efficienza H 24 anche perchè le attuali – mangiasoldi- macchinette distributrici di generi alimentari non sembrano essere nemmeno a norma.  Non appare superfluo segnalare che il costo di una bottiglietta dell’acqua è stata di recente aumentato da 40 a 45 centesimi, che spesso non da il resto di 5 centesimi a coloro che inseriscono la monetina da 50 centesimi e dunque al danno si aggiunge la beffa – o la truffa -. Sarebbe persino paradossale consentire di mantenere al fortunatissimo gestore le attuali macchinette che - oltre a non essere idonee, non funzionanti e mangiasoldi - non garantiscono nemmeno qualità e igiene. Non è la prima volta che questa OS chiede di revocare al gestore l’opportunità di utilizzare tali strumenti desueti ma non si sa di quali grazie gode, inibendo la possibilità ad altri più corretti di poter subentrare.

Atteso il poco tempo in cui si è insediata non sono stati posti alla sua attenzione alcuni temi che da tempo attendono delle risposte e che tuttavia è opportuno che ella ne venga a conoscenza:

Questa Organizzazione Sindacale , suo malgrado, deve rilevare il poco confortante progresso di questo Istituto sotto il profilo dell’edilizia penitenziaria, atteso che sono ancora troppi i settori che sono rimasti ai nastri di partenza:

  • Da tempo viene richiesto il ripristino degli ascensori presso la caserma agenti e nessuna risposta è mai pervenuta. E’ impensabile che il personale debba quotidianamente utilizzare  le scale 10/15 volte al giorno per raggiungere  il 3°, il 4° o il 5° piano.
  • l’automatizzazione dell’atrio piano terra del Nuovo reparto detentivo Reclusione Ordinaria in cui attualmente l’agente per tutto il turno lavorativo deve occuparsi dell’apertura di circa sette cancelli;
  • così come preoccupa la situazione lavorativa all’interno del settore più importante e delicato dell’Istituto Penitenziario, ovvero “il locale  Portineria” che presenta diversi punti di caduta:
  • il locale è smodatamente piccolo mentre è eccessiva la strumentazione tecnologica con rischi anche per la salute degli operatori. A tal uopo da tempo si è prospettata la possibilità che venisse realizzato un locale di dimensioni più ampie e maggiormente funzionale di cui non si sa più nulla;
  • Dovrebbe essere dotato di computer con conseguente cablaggio della rete per consentire la comunicazione con gli altri settori ed evitare l’attuale materiale cartaceo con la relativa scannerizzazione degli ordini di servizio o delle persone autorizzate all’accesso etc;
  • Sebbene in passato la seconda unità in portineria era un miraggio, oggi invece è diventata una realtà con delle ulteriori mansioni che provocano rallentamenti e carichi di lavoro che si potrebbero evitare: si fa riferimento alla circostanza di dover tutti i giorni documentare l’entrata e l’uscita di tutto il personale che accede in Istituto e sotto tale profilo si invita la Signoria Vostra a verificare altre modalità di registrazione che possano in qualche modo evitare tale sovraccarico;
  • Il locale appare spesso tappezzato di avvisi o ordini di servizio che invece dovrebbero essere affissi in altri spazi atteso che trattasi di luogo di transito di tutti coloro i quali accedono nell’Istituto e che non dovrebbero venire a conoscenza di dati tutelati dalla privacy;

E’ ben conscio della circostanza che non siano da ascrivere direttamente a lei le responsabilità dell’inadeguatezza strutturale e tuttavia auspica comunque un suo autorevole intervento volto ad accelerarne la fattibilità.

Nella speranza che in tempi brevi vengano risolte le varie problematiche esposte si porgono distinti saluti.