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CARCERE DI CATANZARO: ENNESIMA AGGRESSIONE NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DI POLIZIA PENITENZIARIA. 

 

Oramai il clima negli Istituti penitenziari della Regione è diventato bollente. Negli ultimi mesi si stanno registrando continue aggressioni nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria.

In data odierna, nel Carcere di Catanzaro, probabilmente si è verificata quella più grave in cui un detenuto che doveva già essere trasferito, per aver minato la sicurezza dell’Istituto poiché aveva incendiato la propria camera detentiva mettendo a rischio gli agenti ed i detenuti allocati nel medesimo settore, ha proditoriamente aggredito senza alcun motivo l’addetto al settore colpendolo con diversi pugni, provocandogli ferite ed ecchimosi.

“ Purtroppo i tempi legati alla richiesta di trasferimento non depongono a favore di chi dovrebbe porre una certa attenzione alle istanze avanzate dagli Istituti. Nonostante si registri da diverso tempo - presso l’Istituto penitenziario “Ugo Caridi “ di Catanzaro – una pianta organica deficitaria ed un sovraffollamento, che non consente di poter gestire in maniera conforme al dettato Costituzionale la popolazione detenuta, nessuna positiva risposta perviene dai salotti del Provveditorato.”

Così esordisce il Segretario Regionale della UilPoliziaPenitenziaria della Calabria – Paradiso Salvatore - che non ha remore nel definire drammatica la situazione che sta attraversando l’Istituto Penitenziario “Ugo Caridi “di Siano.

L’inadeguatezza è oramai palpabile. 

La mancanza di un Provveditore si sente immediatamente. Dopo anni di assenza, il Provveditore appena assegnato a questa sfortunata Regione, è stato nominato Capo del Personale lasciando la Calabria nuovamente in balia delle onde. 

La Polizia Penitenziaria è diventata il triste soggetto di questa drammatica Commedia 

Nonostante gli impegni assunti ad ogni latitudine e longitudine l’unica certezza è che la Polizia Penitenziaria oramai è sempre più sola nel fronteggiare le criticità.

Se non si mette in moto una radicale rimodulazione dei protocolli e delle procedure di organizzazione e prevenzione nessuna soluzione perverrà a tale triste ed incontrollabile fenomeno