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Facendo seguito a precorsa corrispondenza, che si allega in copia per gli Uffici che leggono per conoscenza, questo Coordinamento è costretto – suo malgrado – a ritornare sulla questione relativa al riconoscimento e computo nell’orario di servizio del tempo di viaggio degli operatori del comparto ministeri inviati in servizio di trasferta giornaliera di durata non superiore alle 12 ore.

Difatti, nonostante l’autorevole, puntuale ed inequivocabile chiarimento cortesemente fornito dal PRAP

di Catanzaro con nota n. 0028352/UORPF/R.S./2013 dell’ 8 agosto 2013, con la quale è stata anche assicurata separata corrispondenza di analogo tenore con la Direzione della Casa Circondariale di Crotone, la questione rimane di fatto del tutto irrisolta.

Ciò poiché la prefata Direzione, ancora contraddistinguendosi per capziosità e pretestuosità, ritiene di poter applicare l'ordine di servizio n. 14 del 29 agosto 2013 a situazioni cronologicamente precedenti esigendo l'adempimento a prescrizioni dettate successivamente, come può evincersi dall’allegata determinazione del 12 settembre 2013, apposta in calce all’istanza di riconsiderazione delle precedenti richieste (risalenti al 4 aprile ed al 29 maggio 2013) avanzata dall’interessata in data 4 settembre 2013 a seguito delle indicazioni e delle direttive impartite dal PRAP.

L’abnormità di quanto descritto, evidentemente, va ben al di là delle questioni di legittimità sollevate da questa Organizzazione Sindacale in relazione all’ordine di servizio predetto con nota n. 167/13 del 7 settembre 2013.

Di questo passo, ci aspettiamo che la Direzione della Casa Circondariale di Crotone disponga con apposito ordine di servizio che il personale dipendente si doti di efficace sfera di cristallo.

Ma quel che più sconcerta è che la Direzione della Casa Circondariale di Crotone, denotando anche un’evidente decadenza di stile, a fronte di semplici istanze prodotte da un dipendente, trascenda in frasi scomposte e palesemente intimidatorie, tanto da minacciare per il futuro la loro valutazione sotto il profilo disciplinare (cfr. decisione del 12 settembre 2013 apposta in calce alla richiesta prodotta dalla Dott.ssa ... omissis ... il giorno 4 precedente).

Tanto accennato, si pregano le SS.LL. di voler intervenire nuovamente, per quanto di rispettiva competenza, al fine di dirimere definitivamente la vexata quaestio e, soprattutto, allo scopo di impedire che a Crotone, come in qualsiasi altra sede della circoscrizione, si possa rispondere alle legittime istanze dei dipendenti con la minaccia di valutazioni in sede disciplinare che, palesemente, squalificano e nocciono all’intera Amministrazione.

             Grato per l’attenzione e nell’attesa di un cortese riscontro, distinti saluti.

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