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Con riferimento al decreto dirigenziale di cui in oggetto, preme rappresentare la contrarietà e il disappunto di questa Organizzazione Sindacale in ordine all’unilaterale determinazione di continuare a impiegare impropriamente in funzioni amministrativo-contabili un operatore del Corpo di polizia penitenziaria formalmente adibito all’Unità Operativa Sicurezza.

Quanto sopra, difatti, continua a distogliere un appartenente al Corpo dall’unità organizzativa cui è adibito per impiegarlo di fatto in un’altra e in mansioni proprie degli operatori del comparto delle funzioni centrali, per di più in un settore che non sembra in particolare sofferenza organica.

Peraltro, tutto ciò, perpetuandosi nel tempo e non essendo esplicitamente regolato dal vigente Accordo Decentrato, rischia di ingenerare incongruenze e parzialità, laddove di fatto si impiega in uno specifico settore un appartenente alla Polizia penitenziaria al difuori dalle regole generalmente stabilite in tutti gli altri casi analoghi e da elementari principi di pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale.

Tanto premesso, nella denegata ipotesi in cui l’impiego del quale si discute dovesse protrarsi, si prega la S.V. di voler convocare le Organizzazioni Sindacali aventi titolo ai fini dell’indispensabile integrazione dell’Accordo Decentrato utile a regolare l’accesso, la permanenza e l’avvicendamento nell’ulteriore posto di servizio a carico del Reparto del Corpo di polizia penitenziaria.

Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, i più cordiali saluti. 

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