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porgerelamano

Con riferimento all’ordine di servizio ed alla convocazione di cui in oggetto, pervenuti con nota n. 27769 del 10 u.s. della S.V., questa Organizzazione Sindacale nel tentativo estremo di propagare un messaggio di distensione e fornire un contributo di chiarezza dopo le vicissitudini ed i contrasti, non solo interpretativi, scaturiti dall’applicazione del vigente Accordo decentrato, per la parte relativa agli avvicendamenti periodici nei posti di servizio, intende sin d’ora formalizzare il proprio orientamento in relazione alla vexata quaestio, restando peraltro come sempre disponibile al sereno e costruttivo confronto.

Al di là delle convinzioni di parte e delle valutazioni anche giuridiche in ordine alla vicenda di cui si discute e che è ancora formalmente sub iudice, atteso il ricorso proposto dalla UILPA Penitenziari alla Commissione Centrale di Garanzia avverso alla delibera della CAR della Calabria del 1° luglio 2014, è fermo proposito di questa Organizzazione Sindacale – a concreta tutela dei diritti, degli interessi legittimi e delle aspettative degli appartenenti alla Polizia penitenziaria – favorire la ricerca di soluzioni che consentano in ogni caso di far superare il guado all’ormai intricata vicenda con l’esecuzione delle cc.dd. “rotazioni nei posti di servizio”, che sarebbe dovuta decorrere già dal 1° giugno 2014.

In tale ottica, rebus sic stantibus, appare palese a chi scrive che solo la convergenza di un ampio consenso sulle soluzioni da adottarsi potrebbe ridare dignità all’opera amministrativa da un lato ed efficacia all’azione sindacale dall’altro.

Coerentemente con ciò, aderendo per senso di responsabilità alle ipotesi prospettate dalla S.V., la UILPA Penitenziari si dichiara pertanto disponibile – pur non condividendone l’assunto e le ragioni – a “procedere alla modifica [dell’art. 6] dell’accordo decentrato sottoscritto in data 16 aprile 2012 nella parte in cui nel prevedere la decurtazione di 1,5 [punti] ogni sei mesi di assegnazione ad ogni carica fissa non ha previsto alcun dies a quo (cioè il termine da cui far partire la decurtazione)” così come ritiene di assoluto buon senso ed auspica che vi possa essere unanime condivisione dell’ “opportunità di ridare esecutività all’ordine di servizio … sospeso [n. 53 del 19 maggio 2014] e solo per i successivi interpelli tenere conto della modifica eventualmente apportata … …”.

Non solo, ma anche ad ulteriore riprova della massima apertura al confronto e nel compiuto, reale e democratico rispetto delle vedute sin qui manifestate da tutte le Parti in causa, la UILPA Penitenziari dichiara altresì la propria disponibilità a valutare la percorribilità di soluzioni che possano in tempi anche relativamente celeri “recuperare” le uniche due unità di Polizia penitenziaria che non avrebbero accesso ai posti di servizio ambiti fra quelle che erano state collocate in posizione utile nelle graduatorie provvisorie del 14 marzo 2014, poi annullate in autotutela poiché errate.

Un eventuale accordo in tal senso (o qualsiasi altro unanimemente condiviso), porrebbe peraltro al riparo le espletande procedure dagli effetti che potrebbero derivare da una probabile deliberazione conforme alle richieste della UILPA Penitenziari della Commissione Centrale di Garanzia.

L’occasione è particolarmente gradita per rinnovare molti cordiali saluti.