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espulso

Spiace dover evidenziare che nonostante in tempi trascorsi, oramai biblici, e le ripetute sollecitazioni, formali ed informali, continua a rimanere completamente inevasa e priva di qualsiasi riscontro tutta la corrispondenza inviata alla S.V da questo Coordinamento e riguardante importantissime questioni che investono gli operatori del Corpo di polizia penitenziaria e, talvolta, pure quelli del comparto ministeri.

In particolare, ci si riferisce alle seguenti missive:

  • N. 061/13 del 07 aprile 2013 (Organico Nucleo Locale Traduzioni e Piantonamenti), rinnovata con note n. 084/13 del 30 aprile 2013 e n. 111/13 del 22 maggio 2013;
  • N. 099/13 del 09 maggio 2013 (Personale del Corpo di polizia penitenziaria. Pagamento lavoro straordinario), rinnovata con nota n. 120/13 dell’ 8 giugno 2013;
  • N. 106/13 del 14 maggio 2013 (Personale del Corpo di polizia penitenziaria. Trasmissione prospetti lavoro straordinario), rinnovata con nota n. 120/13 dell’ 8 giugno 2013;
  • N. 107/13 del 15 maggio 2013 (Assenze dal servizio per malattia. Regolamentazione);
  • N. 125/13 del 10 giugno 2013 (Ordine di servizio n. 12 del 20 marzo 2013. Rilevazione automatica dell’orario di lavoro), che fa seguito a precorsa, copiosa, corrispondenza risalente al marzo 2013.

Per di più, si rimarca che le conseguenze dell’ostinata, ripetuta e continuata inosservanza dell’obbligo di trasmettere i prospetti di cui al 9° comma, art. 10, A.N.Q. del 24 marzo 2004, potrebbero anche travalicare il campo prettamente amministrativo.

Tanto rappresentato, nell’allegare in copia la corrispondenza sopra citata, se ne sollecita l’immediato riscontro.

Inoltre, costituendo la presente formale diffida ex lege, si invita nuovamente la S.V. a procurare la trasmissione dei prospetti del lavoro straordinario espletato dagli operatori del Corpo di polizia penitenziaria nel corso dell’anno 2013, ex art. 10, 9° comma, A.N.Q. del 24 marzo 2004, entro e non oltre 7 (sette) giorni dalla presente.

Al sig. Provveditore regionale, che legge per conoscenza, si richiede l’esercizio di ogni prerogativa, nonché l’adempimento ai doveri di direzione, coordinamento e controllo se del caso anche mediante l’adozione delle misure di cui all’art. 16, 1° comma, lettera e), D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Nell’attesa, distinti saluti.