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trasferimento-di-lavoroSi fa seguito, con la presente, alla riunione presieduta dalla S.V. e tenutasi presso il PRAP di Catanzaro il giorno 21 u.s.

Com’è noto, nel corso della medesima, la S.V. ha assunto numerosi impegni, alcuni dei quali riguardanti la materia relativa alle assegnazioni temporanee del personale del Corpo di polizia penitenziaria in ambito regionale ex art. 7, DPR 254/99, anche per come regolata dal vigente Protocollo d’Intesa Regionale.

 

In particolare, la S.V. per un verso ha assicurato che verrà prestata maggiore attenzione alla tematica affinché le istanze prodotte dagli operatori possano ottenere una migliore valutazione e per altro verso ha manifestato la volontà di convocare un ulteriore incontro specifico per esaminare congiuntamente la questione, anche attraverso l’analisi dei dati che riguardi pure il numero delle istanze prodotte, di quelle accolte e di quelle rigettate.

In proposito, si deve segnalare che lo stesso giorno 21 febbraio 2013, a seguito di formale richiesta, è pervenuta a questo Coordinamento, a mezzo posta elettronica, la nota n. 0006320/U.O.R.P.F./R.S./2013 – predatata di due giorni – dell’Ufficio dell’Organizzazione, delle Relazioni, del Personale e della Formazione del PRAP da Lei diretto con cui è stato trasmesso l’elenco delle qualifiche del personale del Corpo assegnato temporaneamente ad altra sede della regione, ai sensi del citato art. 7, DPR 254/99, dal 04 aprile 2012 al 19 febbraio 2013 (nota che si allega in copia).

A prescindere dalla circostanza che il predetto Ufficio provveditoriale continui impunemente ad eludere le direttive dipartimentali che impongono la trasmissione alle Organizzazioni Sindacali dell’elenco “del personale”, e non solo delle qualifiche, assegnato ad altra sede ai sensi della più volte citata disciplina, dai dati trasmessi possono immediatamente ricavarsi alcune importantissime considerazioni:

  • L’art. 7 del DPR 254/99, con riferimento alla possibilità di concedere assegnazioni temporanee a sede di servizio diversa da quella di appartenenza per periodi non superiori a sessanta giorni, risulta palesemente ed incontrovertibilmente violato in almeno tre casi: sono tre, infatti, gli appartenenti al Corpo assegnati a sede diversa da quella effettiva fino a nuove disposizioni (uno dei quali sin dal 27 novembre 2008);
  • Oltre ai tre appartenenti al Corpo di cui sopra, le cui assegnazioni temporanee a sede diversa da quella di appartenenza “fino a nuove disposizioni” (esse si!) potrebbero assimilarsi, a parere di chi scrive, a fattispecie di trasferimenti occulti, alla data del 19 febbraio 2013 risultavano essere distaccati solo altri quattro appartenenti al Corpo;
  • Dei sette distaccati totali, solo tre sono temporaneamente assegnati ad istituti penitenziari, mentre ben quattro (tra cui tutti quelli “fino a nuove disposizioni”) sono distaccati a sedi extramoenia (tre in Uffici di esecuzione penale esterna, uno all’aeroporto di Lamezia Terme);
  • Due unità (una sin dal 19 gennaio 2011 ed una dal 30 marzo 2012), sono distaccate dalle Case Circondariali agli UUEEPPEE della rispettive città: almeno per le informazioni di cui si dispone, risulta assai difficile immaginare elementi, riconducibili a “gravissimi motivi di carattere familiare o personale”, che possano giustificare la temporanea mutazione della sede di servizio per una distanza stradale di circa quattro o cinque chilometri;
  • La percentuale, calcolata sull’organico complessivo assegnato alla Calabria, di coloro che fruivano, alla predetta data del 19 febbraio 2013, del beneficio di cui si discute era, complessivamente, pari allo 0,47% (a fronte del 1,3% dei provvedimenti emanabili ai sensi delle vigenti disposizioni);
  • L’ultima istanza accolta è del 4 gennaio 2013, la penultima del 7 giugno 2012: negli ultimi otto mesi sono state esaudite solo due domande di distacco a fronte delle numerose richieste prodotte delle quali chi scrive ha conoscenza diretta (potendosi, peraltro, ragionevolmente presumere che in totale siano molte di più).

        Ciò rappresentato, ancor prima di procedere alla pur necessaria ed urgente analisi congiunta della questione, si invita nuovamente la S.V. a porre fine allo scempio del diritto e, più in generale, delle regole che si continua a perpetrare presso il PRAP di Catanzaro in relazione alla materia delle assegnazioni temporanee di cui in oggetto anche e soprattutto con riferimento al dettato di cui alla Nota Integrante del Protocollo d’Intesa Regionale del 03 novembre 2004.

         Nell’attesa di un urgentissimo riscontro, distinti saluti.

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