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Gentile Direttrice, 

dalle Sue cortesi comunicazioni n. 14105 del 12 u.s. e n. 14886 odierna, con annessi allegati, sembra evincersi che gli operatori penitenziari, ivi compresi quelli del Corpo, di stanza presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia debbano scegliere se appartenere alla categoria per la quale è stata riconosciuta dalle disposizioni vigenti il carattere di priorità nella somministrazione del siero antiCovid-19 o, in alternativa, equipararsi agli ultra sessantenni per quanto attiene al vaccino da ricevere.

         Da quanto rappresentato, infatti, pare desumersi che l’ASP (si ritiene, di Vibo Valentia) avrebbe comunicato, “per le vie brevi”, che “il vaccino da somministrare al personale dell’Amm.ne è quello della casa farmaceutica ‘Astrazeneca’”, il quale tuttavia, secondo le raccomandazioni delle Autorità preposte, andrebbe somministrato preferibilmente agli “over 60”.

         Ne deriva che gli operatori di Polizia penitenziaria, il cui limite d’età ordinamentale per la permanenza in servizio è fissato a sessanta anni, dovranno dichiarare di accettare tale farmaco, salvo prenotare direttamente la vaccinazione presso l’ASP secondo le modalità generali e rinunciando, dunque, alla priorità riconosciuta per superiori finalità pubbliche.

         A nulla sembra infatti rilevare la circostanza che la scelta sul vaccino da somministrare verrà effettuata in concreto dal Dirigente Sanitario, laddove essa sia comunque legata a specifici stati fisici o patologici e non già alla sola età al fine di evitare l’inoculazione del farmaco Astrazeneca agli “under 60”.

        Senza peraltro tralasciare che sarebbe quantomeno opportuno acquisire dall’ASP motivate comunicazioni formali (come pure dalla S.V. richiesto) e considerate anche le implicazioni legali che potrebbero derivare da tutta la procedura, da eventuali rinunce e da eventuali complicanze o effetti collaterali, si prega la S.V. di voler cortesemente fornire ulteriori e più circostanziate informazioni sugli aspetti sopra enucleati.

         Per gli Uffici che leggono per conoscenza, si uniscono le note citate in premessa.

         Nell’attesa di un urgentissimo riscontro, molti cordiali saluti.