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Queste OO.SS. rappresentano la grave situazione in cui versa il personale addetto alla sezione femminile della C.C. di Reggio Calabria. In premessa si vuole evidenziare come dalla data di apertura il 27.10.2003, che è coincisa con la chiusura per ristrutturazione della C.C. di Locri, non si sia provveduto ad incrementare la pianta organica del personale femminile.

Considerato che la Calabria ed in particolare la provincia di Reggio Calabria è una zona ad alta densità criminale, e la presenza della „ndrangheta vede coinvolte in maniera sempre più esponenziale la figura della donna.

 

Considerato che il circuito di appartenenza delle donne recluse si è modificato facendo coesistere detenute “AS” e “MS”.

Considerato che attualmente si stanno celebrando importanti processi di mafia (All Inside e Cosa Mia, per citarne solo alcuni), essendo presenti sul territorio calabrese solo due istituti con annessa sezione femminile, e poiché gli arresti delle provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Catanzaro, confluiscono in questo istituto, ciò comporta la celebrazione dei processi, quindi le traduzioni delle detenute, nelle varie sedi giudiziarie, nonché delle sedi staccate dei tribunali.

Ad aggravare tale complessa situazione si segnala la presenza h24 del presidio sanitario, non presente nell‟istituto di Castrovillari che in casi gravi prevede l‟assegnazione delle detenute nella sede reggina; e l‟assegnazione per la fruizione dei permessi di necessità.

Premesso quanto sopra si esplica come segue la pianta organica assegnata a questo istituto:

 n° 2 appartenenti al ruolo di sovrintendenti ( di cui n° 01 con più di 30 anni di servizio e più di 50 anni d‟età; n°1 attualmente trovasi in assenza giustificata, per un grave incidente stradale avvenuto in data 29.03.2013);

 n°01 appartenente al ruolo degli ispettori, impiegata per la sorveglianza generale;

 n°03 assistenti capo, che hanno superato il cinquantesimo anno di età, fra queste una beneficia di L.104/92;

 n°02 assistenti capo (di cui n° 01 addetta all‟ufficio matricola ed una addetta ai colloqui familiari che effettuano n° 2 notti al mese come prevede l‟accordo decentrato per le c.d. cariche fisse, una di loro a luglio compie cinquanta anni);

 n°03 assistenti addette alla sezione che effettuano tutti i turni;

 n°02 assistenti beneficiano delle esenzioni previste dalla L.53/2000;

 n°03 distaccate da altro istituto (di cui una beneficia di n°02 L.104/92 con esonero delle notti).

Ne consegue che il personale femminile in forza a Reggio Calabria per il grave carico di lavoro, non riesce a garantire la vigilanza h24 nella sezione femminile, anche a causa delle numerose udienze fuori sede ( udienze fissate alle ore 09.00 con termine oltre le ore 21.00), nelle quali è impiegata un‟unità femminile.

Pertanto si intende con forza informare che allo stato attuale non sarà possibile garantire le cosiddette ferie estive al personale femminile in quanto con quello attualmente presente non si riesce a garantire la vigilanza del turno notturno, ma neanche la presenza dell‟unità femminile prevista per il controllo dei familiari che accedono in istituto per l‟effettuazione dei colloqui.

Numerose richieste sono state avanzate dalla locale Direzione nonché delle varie organizzazioni sindacali, per attenzionare i superiori Uffici, deputati a tale compito, ma nonostante l‟assegnazione provvisoria di n°5 unità (di queste ne sono attualmente presenti solo 3) di fatto due unità non sono mai state assegnate.

Queste OO.SS. pertanto chiedono l‟assegnazione delle due unità con estrema urgenza per garantire la fruizione delle ferie estive, ed in considerazione dell‟arruolamento di nuovo personale, si richiede l‟assegnazione di personale giovane, in considerazione delle difficoltà oggettive della gestione dei servizi vista l‟anzianità d‟età e di servizio del personale.

Queste OO.SS., chiedono con urgenza un incontro con la S.V..

Nel restare si porgono distinti saluti.

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