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parcoautoQuesto Coordinamento sindacale intende segnalare il grave stato di inefficienza in cui continua a versare l’autoparco dell’N.T.P. di questa Casa di Reclusione nonostante le denunce, del Segretario Nazionale della UILPA Penitenziari Gennarino De Fazio, con cui tale condizione è stata rappresentata agli Organi amministrativi interni ed esterni all’Amministrazione Penitenziaria medesima, dei quali si fa fatica a comprendere il grave stallo nel predisporre anche una minima attività tesa a sanare le attuali condizioni.

Pochi giorni fa, in nota cui ancora la Direzione non ha fornito risposta, segnalavamo il depauperamento che il Personale in servizio presso il locale N.T.P. ha subito a seguito di decisioni assunte dalla Direzione stessa - a parere di questo coordinamento - in modo del tutto arbitrario e decontestualizzato rispetto alla reale situazione del servizio stesso, tal che, senza il ricorso quotidiano al personale che opera nel servizio c.d. “a turno” – con contestuale riduzione del personale in servizio giornalmente nei singoli Reparti e servizi dell’Istituto - e quello saltuariamente fornito dall’U.S.T. Regionale, non si riuscirebbero a garantire tutti i servizi di traduzione presso le aule di giustizia, le visite mediche ed i piantonamenti presso luoghi esterni di cura.

Tutti questi sacrifici, come già ribadito nella precedente nota sindacale non ancora riscontrata, solo in parte sono ricompensati, perché non tutte le ore di prestazioni di lavoro straordinario effettuate mensilmente sono messe in pagamento, né lo sono i relativi servizi di missioni espletati che, ad oggi, vantano un arretrato di circa un anno.

Ma tralasciando per il momento tale questione, la criticità preminente appare ora la situazione del parco mezzi in dotazione dell’N.T.P. di Rossano e la palesata mancanza di fondi sufficienti a garantirne la funzionalità.

L’attuale autoparco dell’N.T.P. di Rossano risulta obsoleto, inadeguato ed inefficiente, con centinaia di migliaia di km percorsi per ogni singolo mezzo, spesso utilizzato da più istituti penitenziari della regione.

Il rinnovo dell’intero autoparco appare e viene considerata da questo Coordinamento, come l’unica misura adeguata a che tale servizio riacquisti i fondamenti di sicurezza, efficienza e di proiezione all’esterno dell’immagine del Corpo tal quale il Corpo della Polizia Penitenziaria merita.

Tale misura, tuttavia, non mitiga la responsabilità per l’inerzia amministrativo-contabile di cui le singole Direzioni ed i PRAP territorialmente competenti risultano colpevoli per non aver predisposto per tempo adeguate misure e significative risorse economiche atte a gestire e prevenire l’attuale depauperamento del parco automezzi, nonché della loro igienicità e salubrità.

Allo stato, la realtà operativa dell’N.T.P. di Rossano, per cause non riconducibili al Personale che in ogni ordine e grado vi presta servizio, ha raggiunto livelli di criticità tali da superare ogni concepibile limite.

La scarsità delle risorse stanziate, come sembra preannunciato dal PRAP Calabria in una nota diramata nel marzo c.a., ha lasciato a piedi l’intero Reparto con il rischio concreto di compromettere seriamente l’attività istituzionale dell’N.T.P. .

A questo Coordinamento sindacale risulta che, attualmente, i veicoli fermi per guasto meccanico ovvero privi di regolare tagliando, ammontano al 100% di quelli disponibili, tant’è che l’ N.T.P. per assicurare i propri servizi è costretto a richiedere ad altri Nuclei della Regione l’assegnazione temporanea di alcuni mezzi.

Paradossalmente si potrebbe verificare l’impossibilità di tradurre i detenuti ristretti nella Casa di Reclusione di Rossano presso la aule giudiziarie dove la Magistratura li richiede.

Appare superfluo ricordare alle Autorità cui la presente è indirizzata anche per conoscenza, che presso la Casa di reclusione di Rossano risultano attualmente ristretti un congruo numero di detenuti riconducibile al terrorismo internazionale di matrice islamica, taluni ancora in attesa di giudizio, che soventemente per ragioni di giustizia o anche solo per motivi sanitari, necessitano di essere condotti in aule giudiziarie o in strutture ospedaliere spesso anche fuori dalla regione Calabria.

La caduta di immagine che ne viene per una Amministrazione che, nella percezione di chi in questi giorni attraverso i mass media apprende le condizioni di inefficienza dei mezzi su cui tali ristretti vengono condotti sulle strade della propria regione o di quelle limitrofe, non appare difficile quantificarla.

Il mancato rinnovo del parco automezzi o il procrastinare delle condizione di inefficienza del medesimo, avrà altresì conseguenze non trascurabili circa l’innalzamento esponenziale dei costi sociali legati alla sicurezza di tali veicoli ed anche al loro impatto in termini ambientali.

Non mancano poi esempi di un recente passato, dove si è assistito ad incidenti, avarie e scoppi di pneumatici che hanno messo a repentaglio la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria designata quale scorta, dei detenuti che venivano tradotti e più in generale della circolazione stradale.

Si evidenzia, infine, che anche qualora la situazione potrà ritenersi temporaneamente sanata con il preteso e necessario intervento dell’Amministrazione Centrale che preveda una assegnazione finanziaria che consenta le riparazioni necessarie, va tenuto in conto che la realtà sarà sempre quella di automezzi che il più delle volte hanno superato i 400.000 Km cadauno!!!!.

Per quanto sopra esposto, si resta in attesa di urgenti riscontri.

Distinti saluti.

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