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Preoccupa e non poco, questa OS, il contenuto della ministeriale GDAP n.0402772 del 30.11.2015, inerente la mobilità ordinaria a domanda relativa all'interpello ordinario 2014 e conseguente anche alla ripartizione dei neo agenti del 170° corso , in relazione  alle assegnazioni di personale in Calabria ed in particolar modo nell'Istituto Ugo Caridi di Catanzaro.

        Difatti il citato provvedimento prevede,  presso tale struttura, il trasferimento di sole 8 unità di cui 6 maschili e due femminili, consegnando all'incertezza il futuro di questa Casa Circondariale.

        Nulla è dato sapere in merito al futuro dei circa 35 distaccati che attualmente – insieme al personale proveniente dal dismesso istituto di Lamezia Terme -  hanno consentito l'apertura ed il funzionamento del nuovo padiglione– .

        I ritardi del Dap e le disattenzioni del Prap – a cui oramai ci ha abituato- rischiano di assestare un serio colpo alla sicurezza dell'Istituto e della città di Catanzaro.

        Difatti qualora non venissero riconfermati i distacchi delle 35 unità , oltre a minare i diritti contrattuali del personale di Polizia Penitenziaria rimanente- impossibilità di poter svolgere regolarmente i turni di servizio, carichi di lavoro eccessivi – si creerebbero le condizioni per  non  garantire le traduzioni in maniera adeguata  se non anche a disattendere i provvedimenti relativi alla presenza dei detenuti nelle aule di Giustizia , anche in considerazione che attualmente con il personale a disposizione non si riescono a garantire processi importanti che si stanno svolgendo presso il Tribunale di Catanzaro e di Lamezia Terme se non con ausilio di altro personale proveniente da altre strutture.

        Preoccupa soprattutto la circostanza che nonostante sia stata inaugurata l'apertura del nuovo padiglione in data  06.05.2014, ad oggi ancora nulla viene previsto per la stabilizzazione del personale. Pervengono peraltro notizie che le movimentazioni del personale in Calabria siano state concordate con la Signoria Vostra che dovrebbe -il condizionale è sempre d'obbligo -  essere a conoscenza delle difficoltà  in cui versa il più grande Istituto della Calabria.

        Sotto tale profilo le preoccupazioni assumono i contorni del dramma anche perchè sin dall'inizio dell'apertura del nuovo padiglione, non pare che la Signoria Vostra si sia caratterizzata  per la difesa dei diritti del personale di Catanzaro. Infatti se non fosse stato per alcune Organizzazioni Sindacali che hanno manifestato pubblicamente , questo Istituto non avrebbe  avuto alcun  incremento di personale con tutta la gravità che ne sarebbe conseguita.

Così come non si può sottacere del suo disimpegno in merito alle doglianze provenienti da più parti e che  questa OS ha più volte rappresentato, in relazione alle condizioni in cui versa il nuovo padiglione:

tutti gli ascensori non sono funzionanti con la relativa movimentazione di carichi pesanti realizzata manualmente;

utilizzo delle chiavi per aprire i cancelli in luogo dei meccanismi automatizzati di cui si sarebbe dovuto connotare un Istituto super moderno (?^!!!!);

oppure le condizioni in cui versano i vecchi padiglioni:

  • i corridoi e non solo quelli, durante le giornate di pioggia, nulla hanno da invidiare alle spettacolari cascate del Niagara ;
  • docce nelle celle ancora da realizzare, unico Istituto in Calabria o forse in Italia a non aver potuto realizzare tali lavori;
  • laddove sono stati invece spesi molti soldi sono stati paradossalmente realizzati grossi danni: non si può ancora capire come siano stati utilizzati gli oltre 150 mila euro per il rifacimento del settore colloqui se il risultato finale è stato quello di ridurre gli spazi di lavoro del personale e costringere questi ultimi ed i familiari ad utilizzare gli ombrelli negli ambienti rinnovati per le numerose ed inspiegabili crepe nelle mura;

oppure la situazione dei mezzi del nucleo traduzioni e piantonamenti:

  • più volte è stata rappresentata la situazione preoccupante dei mezzi usurati del nucleo traduzioni e piantonamenti senza riuscire a sortire alcun risultato;
  • ma anche negli altri Istituti calabresi la situazione degli automezzi non può che definirsi drammatica;
  • un grande plauso invece è doveroso per quanto concerne la capacità di trasmettere gli allertamenti e la repentina giravolta nel porre in essere le condizioni per derogare agli stessi: non si comprende infatti come sia possibile , in occasione di grandi processi con numerosi detenuti di grossa levatura, prevedere che il medesimo pulman parta con detenuti da Catanzaro, per poi recarsi a  Vibo per ulteriori prelievi ed infine tornare indietro presso il Tribunale di Lamezia, con tutti i rischi connessi a tale imperscrutabile modalità organizzativa.       

        Alla luce di quanto accennato e dei seri rischi in cui si incorrerà, questa OS chiede urgenti rassicurazioni, quanto meno, circa il mantenimento delle effettive dotazioni organiche attuali.

        Si resta in attesa di un celere ed urgente riscontro