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beretta

Con nota n. 444717/UORPF/Formaz/2013 del 18 u.s. il PRAP di Catanzaro ha bandito l’interpello di cui in oggetto, rivolto agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria dei ruoli non direttivi.

Nel farlo, ha ritenuto di limitarlo ad alcune sedi penitenziarie delle Calabria, avvalendosi evidentemente della facoltà in tal senso sancita dalla Direzione generale del personale e della formazione del DAP con nota n. 0423391-2013 dell’ 11 dicembre 2013.

Tuttavia, fra l’elenco dei requisiti richiesti per aderire al bando, alla seconda alinea, è indicato: “Essere effettivo o impiegato nelle sedi degli Istituti penitenziari di … …”.

Al contrario, nella richiamata nota della Direzione generale del personale e della formazione è prescritto che il personale aspirante al conseguimento della specializzazione in discorso debba “essere effettivo e impiegato in una della sedi che insistono nel territorio del Provveditorato che ha diramato l’interpello” e specificato ulteriormente che “Per i posti eventualmente riservati dal Provveditorato a determinate sedi, essere effettivo ed impiegato in una di esse” (cfr. nota n.3).

È di tutta evidenza che la congiunzione disgiuntiva “o” (essere effettivo o impiegato), utilizzata dal PRAP da Lei diretto in luogo di quella copulativa “e” (essere effettivo e impiegato),estende la platea dei possibili partecipanti all’interpello di cui si discute anche a coloro che siano effettivi in una sede fra quelle individuate, ma impiegati in un'altra e viceversa, sviando e svilendo la ratio sottesa alla riserva dei posti a determinate sedi, dichiarata dalla DGPF “nell’intento di superare le difficoltà che sovente vengono registrate nell’organizzazione delle esercitazioni di tiro in ambiti territoriali dove non son presenti istruttori di tiro”.

Inoltre, sempre nell’elenco dei requisiti di cui si deve essere in possesso per poter partecipare all’interpello diramato dal PRAP, alla terza alinea è riportato: “Non avere in corso istanze di trasferimento o di distacco in altre sedi al di fuori della regione Calabria”, mentre con la nota della DGPF (nel caso i cui si riservi la partecipazione al personale in servizio presso specifiche sedi) è stato stabilito che “Per i posti eventualmente riservati dal Provveditorato a determinate sedi, non avere in corso istanze di trasferimento o di distacco in altre sedi al di fuori di quelle individuate nello specifico interpello” (cfr. nota n. 4).

Del resto l’intenzione della DGPF di limitare la partecipazione alla selezione per istruttori di tiro a coloro che sono effettivi ed impiegati in una delle sedi preventivamente individuate e che non abbiano in corso domande di trasferimento o di distacco al di fuori di esse è confermato anche dai contenuti del modello di domanda, identificato come allegato 2bis alla nota da essa diramata.

Per quanto accennato, si prega la S.V. di rettificare il bando in parola nel senso indicato dalla Direzione generale del personale e della formazione anche al fine di non indurre gli operatori in false aspettative e, soprattutto, in errore nel rilascio di dichiarazioni.

Nell’attesa, distinti saluti.