Spiace dover prendere atto, in deroga ad una tradizione legalitaria che contraddistingueva questo Istituto ,  che  quello natalizio sia stato un piano ferie monco dove la quasi totalità degli addetti al Nucleo Traduzione e Piantonamenti  abbia abdicato dal  partecipare ai servizi .

Tale eccezione appare altresì più grave se si tiene conto della circostanza che nel predetto periodo si è dovuto far fronte anche a due piantonamenti  che hanno letteralmente ridotto al lumicino le unità che dovevano garantire la sicurezza all’interno dell’ Istituto.

A far da ago della bilancia, ancora una volta, è stato l’apporto positivo delle cosiddette cariche fisse che operano all’interno dell’Istituto che sebbene dovessero solo  supportare il personale in alcune fasce orarie in cui i detenuti fruivano della socialità, in realtà hanno garantito da soli la sicurezza all’interno delle sezioni detentive.

Peraltro sono sempre gli stessi che con cadenza quasi quotidiana vengono impiegati a supporto del nucleo traduzioni e piantonamenti e che poi sono costretti anche a rimanere oltre l’orario ordinario di servizio per garantire la funzionalità del proprio ufficio.

Circostanze che non vengono prese ad esempio dalle cosiddette cariche fisse dell’NTP che oltre ad essere in costante aumento, vengono anche esonerati dal partecipare attivamente nelle stesse traduzioni.

Probabilmente sta sfuggendo alla Signoria Vostra quanto sta accadendo oramai da un po’ di tempo nel sopra citato settore e tale distrazione consente poi che avvengano,  facilmente ed in barba di ogni minima regola, diserzioni in periodi in cui la partecipazione, la equa distribuzione dovrebbe garantire a tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria uguali opportunità.

Preoccupa altresì la strana applicazione delle quote rosa presso l’NTP che avviene anche a dispetto di altre unità, da tempo impiegate a servizio a turno, che non vengono nemmeno rese partecipi di tale possibilità. Non viene nemmeno presa in considerazione la circostanza poi  di restituire al servizio a turno appartenenti al Corpo che oramai da più di 10 anni  vivacchiano in tale settore. Ancor più preoccupante è la circostanza che  ci sia una corsa ad assicurarsi negli uffici le ultime arrivate.

Per molto meno e per crucci personali alcune unità dell’NTP sono state rimosse ed adibite ad altri settori nonostante avessero ben operato, peraltro tentando in maniera fuorviante di giustificare tale defenestrazione con un supposto esubero. Esubero che viene ora dimenticato e dove addirittura insieme alle quote rosa viene alimentato anche da quote nere – personale costretto ad uscire dal nucleo e restituito al servizio a turno e che a seguito di azioni gravi commesse all’interno dell’Istituto viene rimandato presso l’NTP. Nemmeno Sigmund Freud saprebbe dare spiegazioni plausibili.

 Risulta davvero incomprensibile la deregulation che sta avvenendo   in tale settore.

Forse sarebbe il caso che la Signoria Vostra iniziasse a verificare cosa stia accadendo e fornisse spiegazioni adeguate in merito a quanto rappresentato.

Ma soprattutto appare opportuno che convochi con estrema urgenza le OOSS per discutere di interpelli, di pari opportunità, di come recuperare unità da alcuni settori in attesa dell’imminente apertura dell’intero padiglione Alta Sicurezza e di come ripristinare corrette regole all’interno dell’Istituto.

Nell’attesa si porgono distinti saluti.