A seguito della convenzione stipulata tra il PRap della Calabria e la provincia - comune di Catanzaro per la destinazione dei locali siti in Via Brunone quale sede del nuovo Provveditorato si è resa la necessità di effettuare lavori di adeguamento della struttura, lavori che sono stati delegati a qualificato personale di Polizia Penitenziaria – distaccato dalla CC di CZ - con una squadra di detenuti art. 21 con adeguato profilo professionale.

Sebbene nulla è stato osservato in merito al distacco di tale unità di Polizia Penitenziaria per seguire tali lavori, nonostante la notoria carenza di personale della Casa Circondariale “Ugo Caridi “ di Catanzaro, ciò che ha destato stupore è stata la circostanza che si impieghi una ulteriore unità per trasportare il vitto presso il nuovo Prap ai detenuti che espletano le mansioni di lavoranti.

Pur non avendo nulla da eccepire sulla necessità  che questi ultimi abbiano diritto ad una adeguata alimentazione, non può convenire sulle modalità della erogazione del pranzo. Peraltro al personale di Polizia Penitenziaria che espleta il servizio di piantonamento presso i Nosocomi locali non vengono erogati i pasti  e ne tantomeno vengono avvicendati per la consumazione del pranzo o della cena e non si comprende perché tale modalità debba invece essere prevista per i detenuti lavoranti.

Si invita pertanto la Signoria Vostra, quale soluzione adeguata ,a voler ripristinare la modalità precedente in cui venivano erogati modiche quantità di denaro ai detenuti per l’acquisto di vivande in locali viciniori a quella di San Brunone.

Anche se la sentenza Torreggiani ed altre innovazioni apportate dai vertici del Dap si muovono verso direzioni fino a poco tempo fa inimmaginabili , non vorrebbe che l’iconografia classica del detenuto che spinge il carrello porta vivande venga soppiantata dalla nuova immagine della Polizia penitenziaria che porta il vitto ai detenuti con i mezzi dell’Amministrazione Penitenziaria.

In attesa di un vostro urgente riscontro si porgono i dovuti saluti.