La UIL non sarà complice del PRAP, necessitano cospicui incrementi
Il PRAP di Catanzaro ha convocato le Organizzazioni Sindacali per il prossimo 13 novembre, al fine di procedere alla rimodulazione delle piante organiche del Corpo di polizia penitenziaria per ogni istituto penitenziario calabrese.
Secondo lo schema illustrato dal PRAP (consultabile sul sito www.polpenuil-calabria.it), la rimodulazione dovrebbe avvenire sulla base di 1.478 unità da dividere fra tutti i ruoli e tutti gli istituti della Calabria, come da DM del 2013, nonostante la messa in funzione del nuovo carcere di Reggio Calabria Arghillà, nonché del nuovo padiglione e del Servizio multiprofessionale integrato di assistenza intensiva a Catanzaro, di una nuova sezione a Vibo Valentia e di altre modifiche che hanno interessato l’operatività di pressoché tutti gli istituti penitenziari della regione.
In sostanza, si cerca di continuare e tirare una coperta già troppo corta, a causa del sottodimensionamento degli organici calabresi operato nel 2013 e, prima ancora, nel 2001 e delle politiche provveditoriali successive e, di fatto, si continuano a ridurre le forze – soprattutto nel ruolo degli Agenti e degli Assistenti – di gran parte degli istituti.
Difatti, anche nei pochi casi in cui – secondo le comparazioni del PRAP – vi sarebbero “incrementi”, in realtà il più delle volte si tratta di mere alchimie; solo per fare un esempio: talvolta gli insignificanti rinforzi sono previsti prevalentemente nei ruoli degli Sovrintendenti e degli Ispettori (come nel caso della CC Vibo Valentia: su 16 unità in più, solo 5 sarebbero nel ruolo degli Agenti e degli Assistenti) e pertanto, almeno per lungo tempo fittizie, attese le note e pesantissime vacanze a livello nazionale.
LA UIL DICE BASTA! Non sarà complice di quella che sembra un’offesa alla dignità professionale degli operatori di Polizia penitenziaria Calabresi e non parteciperà alla riunione preconfezionata del 13 novembre e ad ogni oltra che dovesse tenersi su consimili basi.
La UILPA Polizia Penitenziaria continuerà a lottare strenuamente in ogni sede ed a tutti i livelli affinché TUTTI GLI ISTITUTI PENITENZIARI CALABRESI abbiano gli aumenti organici che competono ad essi in ragione sia del sottodimensionamento iniziale sia delle mutate esigenze operative.
L’auspicio, ovviamente, è che le altre OO.SS. facciano altrettanto.